Volontari Volentieri 2019

Volontari volentieri è la formula che qualche anno fa (2011) ha cominciato a identificare un nuovo modo di iniziare l’estate, sia per la Caritas che per tanti giovani che da allora hanno accettato una proposta di prossimità e di crescita personale attraverso una settimana o più di servizio agli ultimi.

 

 


Volontari Volentieri 2011 – Campo a L’Aquila

 

Tutto nasce nell’aula scolastica e finisce, per diversi, in cinque o dieci mattinate lontano dalle proprie comodità e a fianco di chi molte volte risulta “scomodo” anche nella nostra città.

Gli attori di questa proposta, che anche questa estate si ripropone, sono principalmente i giovani delle scuole superiori, ma occorre ricomprendere tutti gli adulti che si sono prestati a destinare una o due settimane della propria operatività a favore di questa esperienza con la loro sensibilità e la loro attenzione.

 

In servizio all’opera di Santa Teresa (2017)

 

Anche la diocesi sta facendo tanto per questa proposta che è nata in seno alla Caritas ma che ora, grazie alla realizzazione del Coordinamento LINK, sta diventando azione pastorale concreta e condivisa. I laboratori formativi nelle scuole si sono qualificati e uniformati in senso di linguaggio, approccio didattico e progettuale tanto che, in quest’anno scolastico, i giovani incontrati sono circa 2.000 tra un numero sempre crescente di istituti e insegnanti coinvolti.

A partire dal 24 di giugno si ripeterà quella pacifica invasione di giovani che per alcune mattine si metteranno a disposizione per supportare chi ha fatto della prossimità una esperienza quotidiana di servizio e riconosce il valore di questi momenti di sensibilizzazione; tra tutti il circuito dei centri operativi della Coop. La Pieve e l’Opera di Santa Teresa.

 

“Insomma, a volte siamo tornati a casa stanchi, altre con le lacrime agli occhi per le tante emozioni, altre ancora estremamente felici … abbiamo avuto a che fare con quel mondo che non esce allo scoperto tutti i giorni, che a volte si vergogna di sé. Il ‘’grazie’’ dei poveri, una maglietta stirata per il bimbo sulla sedia a rotelle e le risate provenienti dal giardino dell’ospizio ci hanno permesso di essere utili e contenti.
Molti di noi prima del servizio, passavano spesso davanti a Santa Teresa, ignorando quella grande costruzione. Ora invece cerchiamo le finestre dei reparti, tentando di capire quali siano quelle giuste. Non le troviamo mai, ma pensiamo ai visi raggrinziti che ci sorridono e ricordiamo le parole degli anziani: ‘’ godetevi la vita’’. Allora scappa da sorridere anche a noi e seguendo il consiglio di chi di vita ne ha vista parecchia, continuiamo a camminare” (VERONICA / volontaria volentieri 2017)

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